martedì 29 marzo 2011

Risparmiamo energia

In questi giorni, in cui alcune centrali nucleari sono ferme, nel centro-nord del Giappone non c'è abbastanza corrente elettrica perché si possa usare come si faceva prima del terremoto (sul perché l'elettricità manca solo nel centro-nord potete leggerlo qui).

La TEPCO ha quindi organizzato dei blackout programmati di circa 3 ore al giorno, suddividendo ogni regione e città in zone a cui è stato assegnato un numero da 1 a 5. Il mio quartiere, per esempio, appartiene al gruppo 5, perciò per sapere quando avverrà il blackout devo guardare tabelle tipo questa, che si riferisce a dopodomani (cliccate per ingrandire):


Nel mio caso possiamo vedere che il blackout dovrebbe verificarsi a partire dalle 9:20 e, nel caso il consumo di energia dovesse essere superiore alle aspettative, anche delle 16:50. Per il momento non mi risulta che ci sia mai stato più di un blackout al giorno e, anzi, in certe zone - come proprio la mia - sono stati annunciati ma non sono mai realmente avvenuti. Questo è un mistero che ancora non sono riuscito a spiegarmi: a qualche centinaio di metri da me i blackout sono avvenuti regolarmente, mentre nel mio quartiere no. Qualcuno dice che se nei paraggi c'è un grosso incrocio è probabile che la corrente non vada via per non toglierla ai semafori, ma siccome di grossi incroci qui non ce ne sono, può darsi che ci siano altri motivi che non conosco (la casa di un pezzo grosso del governo? una base segreta dell'esercito? la sede locale del CTU?).

Di giorno in giorno l'orario previsto per il blackout di un gruppo viene anticipato allo scaglione precedente. Questa è la tabella per venerdì:


Come vedete il gruppo 5 avrà il blackout nell'orario che giovedì era del gruppo 4, che lo avrà invece nell'orario che era del gruppo 3, e così via. Personalmente troverei più intuitivo se si andasse in avanti, anziché all'indietro (a me sembra più facile ricordare che il mio blackout di domani comincia dall'orario in cui è finito quello di oggi, piuttosto che ricordare che finisce all'orario in cui è iniziato quello di oggi, ma forse in fin dei conti non è molto diverso).

Ogni tanto la TEPCO, sulla base della disponibilità di corrente e dell'uso che ne è stato fatto finora, comunica che i blackout sono momentaneamente sospesi, come è il caso di oggi, per esempio:


Vengono anche forniti dati, aggiornati ogni ora, riguardanti la disponibilità di corrente a Tokyo e la percentuale di utilizzo che ne viene fatta. Questa si riferisce alle ore 14:00 di oggi, e l'ho trovata qui.


L'unica zona ad essere sempre risparmiata dai blackout è il centro di Tokyo, in quanto è anche il centro nevralgico di tutto il Giappone. Però anche lì la maggior parte degli uffici e dei negozi chiudono più presto del solito per contribuire al risparmio di corrente (sono quindi aboliti gli straordinari, che in Giappone sono la norma), tengono accese meno luci, schermi, macchinari durante l'orario di lavoro, e la sera le migliaia di luci sfavillanti che erano tipiche del panorama della città sono spente o di molto ridimensionate, come avevo già mostrato in questo video. Devo dire che questo "buio" a Tokyo ha anche un suo fascino. Dopotutto non è che non ci si veda: è comunque illuminata come lo è normalmente una qualunque città italiana.

Dalle grandi ditte ai privati cittadini, tutti sono invitati a collaborare per rendere meno problematica possibile questa carenza di energia, spegnendo le luci accese inutilmente o tenendo un po' più basso il riscaldamento.

Prendendo spunto da un recente posto di Lorenzo, vi segnalo il blog giapponese Setsuden Poster, che raccoglie manifesti che invitano la popolazione al "setsuden (節電)", ovvero a ridurre il consumo di elettricità. Si tratta di poster creati da diversi designer e messi a disposizione gratuitamente per chi volesse farne uso.

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