domenica 20 marzo 2011

L'acqua di Tokyo e la centrale

Siccome ho poco tempo (ho del lavoro arretrato da finire al più presto!) oggi segnalo solo due cose.

Prima due estratti dagli ultimi due bollettini dell'Ambasciata d'Italia a Tokyo, che potete anche leggere da voi partendo dal link nella colonna di sinistra, sezione "Utili".


In relazione alle notizie circolate circa il rilevamento di radioattivita' nell'acqua della citta' di Tokyo, l'Ambasciata d'Italia ha preso contatto con l'Ufficio Igiene del Governatorato di Tokyo per avere informazioni piu' precise e dettagliate. Secondo quanto riferitoci dai tecnici del Governatorato di Tokyo, le rilevazioni della presenza di radioattivita' nell'acqua sono iniziate a partire dal 18 marzo 2011, a causa dell'emergenza creatasi nella centrale Fukushima-I.
Nel campione di acqua prelevato i laboratori hanno rilevato un livello di radioattivita' pari a 1,47 bekerel/litro. La soglia indicata dalla Nuclear Safety Commission come compatibile con la tutela della salute umana e' pari a 300 bekerel/litro. (20 marzo, 12:00 di Tokyo)


Nella giornata di oggi e’ proseguita l’irrorazione con acqua di mare dall'esterno del reattore numero 3. L'intervento, che peraltro non puo' essere risolutivo, ha tuttavia consentito di far scendere la temperatura dell'acqua di raffreddamento di tutte le piscine di stoccaggio del combustibile nucleare al di sotto dei 100 gradi. In serata ha poi avuto successo l'allacciamento alla rete elettrica per i reattori numeri 1 e 2. , ritenuta cruciale per il raggiungimento di uno stato di stabilita' dei sistemi di raffreddamento e di rilevazione dei parametri di controllo dei reattori. Riallacciata l'elettricita' occorrera' far ripartire i sistemi ordinari di raffreddamento, riparandoli se danneggiati. Le misure di radioattivita' effettuate all'ingresso dell'impianto di Fukushima-I mostrano un lieve calo dei livelli registrati che si attestano al momento su valori di 300 microsievert/ora.
 A Tokyo, le misurazioni effettuate indipendentemente dalle autorita' giapponesi, dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA), e dagli esperti italiani presenti in Ambasciata, mostrano valori di radioattivita' del tutto compatibili con i valori del fondo naturale. La IAEA ha inoltre verificato le rilevazioni effettuate negli ultimi due giorni in altre 47 citta’ del Giappone senza riscontrare significativi cambiamenti nei livelli di radioattivita’ che si mantengono molto al di sotto della soglia di rischio per la salute umana. (19 marzo, 22:00 di Tokyo)

Il pericolo vero è ovviamente a ridosso della centrale di Fukushima. Ma anche lì, comunque, le condizioni non sono tali da richiedere un'evacuazione.  Un residente straniero proprio a Fukushima ce ne parla in questo video.

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