mercoledì 13 aprile 2011

Anonimi e radiazioni

Nei commenti al post di ieri, un anonimo mi aveva messo il link a un video su YouTube. Siccome a parte il link non aveva lasciato né un commento né un nome, l'ho cancellato.
Ma ne parlo qui, perché si trattava di un video postato ieri da Beppe Grillo (o chi per lui) dopo l'annuncio del passaggio di Fukushima al livello 7 (di cui ho parlato qui). La didascalia dello staff di Grillo, dopo alcune sciocchezze tipo "Fukushima ha acceso la spia di sorpasso rispetto a Chernobyl", recita così:
Ipotesi verosimili prevedono una contaminazione sempre più estesa verso la grande Tokyo. In questo caso si dovrebbero sfollare 35 milioni di persone. Il Giappone si trasformerebbe in una Nuova Atlantide alla luce del sole.
Le "ipotesi verosimili" ovviamente se le sono inventate loro, perché - come dicevamo ieri - la tendenza fin dal mese scorso è di una continua e costante diminuzione del livello delle radiazioni in tutto il Giappone, Fukushima compresa. I dati a riguardo si trovano ovunque (per esempio nei link segnalati in questo post di Giappopazzie o negli ottimi resoconti di Unico-lab), e in diversi siti riportati in questa raccolta di link dell'Ambasciata d'Italia a Tokyo, ma per avere un'idea veloce del trend nella zona attorno alla centrale potete guardare questi grafici.

Ma torniamo al video: si tratta delle riprese effettuate il 3 aprile da un giornalista giapponese, Tetsuo Jimbo, che con la propria auto e un contatore geiger è entrato nella zona evacuata (cioè nel raggio di 20 km dalla centrale). Il video l'avevo già visto appunto dieci giorni fa.
Se volete guardarlo alla migliore qualità possibile (fino a 1080p) vi consiglio direttamente il video originale, qui, oppure cliccando qui sotto:


Vale la pena di vederlo perché, oltre a mostrare la distruzione operata dal terremoto e dallo tsunami in quella zona e l'assenza di esseri umani (ovvio, è una zona evacuata), fa capire anche quanto già a pochi chilometri dalla centrale si abbia un livello di radiazioni centinaia di volte più basso rispetto alle immediate vicinanze (infatti la portata delle radiazioni è inversamente proporzionarle al quadrato della distanza dalla sorgente).

A parte un picco di 6 µSv/h  (µSv/h indica quanti sievert vengono assorbiti da un organismo in un'ora) registrato a 15 km di distanza, a 2,9 km dalla centrale il contatore indica ancora 1,20 µSv/h. Da lì in poi, nell'arco di un chilometro (Jimbo si ferma a 1,5 km), le radiazioni cominciano a salire costantemente e rapidamente fino a 112 µSv/h. Questo dieci giorni fa. Adesso sono ancora più basse.

Per capire di che valori stiamo parlando, potete guardare il grafico seguente (cliccate per vedere l'originale), la cui punta ci mostra che mangiando una banana assorbiamo 0,1 µSv. In pratica se il signor Jimbo avesse mangiato 12 banane nell'arco di un'ora avrebbe assorbito la stessa quantità di radiazioni che ha ricevuto a circa 3 km dalla centrale).


Come potete vedere da questa mappa (dell'11 aprile) della zona circostante la centrale di Fukushima, a parte qualche punto sporadico in cui i valori sono più alti, soprattutto a Nord, in molti altri anche molto vicino alla centrale si hanno valori inferiori a 1 o intorno ai 2 µSv/h.

2 µSv/h sono 48 µSv al giorno. Trascorrere 365 giorni in un luogo con una radioattività del genere significa assorbire 17.520 µSv, cioè 17,52 mSv (millisievert). Sono molti di più di quelli che si avrebbero in condizioni normali (a Roma sono circa 2,2 mSv all'anno), ma circa la metà di quello che assorbiamo se facciamo una TAC all'addome (o se fumiamo un pacchetto di sigarette al giorno). Considerato che una stessa quantità di radiazioni "spalmate" nell'arco di un anno hanno un effetto molto più blando della stessa quantità sparata in un istante, ne deduciamo che è probabilmente molto più pericoloso farsi una TAC che abitare a qualche chilometro dalla centrale di Fukushima.
In ogni caso, come si vede dal grafico di sopra, la dose annuale oltre la quale aumenta il rischio di cancro è di 100 mSv all'anno.

Per la cronaca, a Tokyo in questo momento abbiamo 0,079 µSv/h, cioè circa il doppio del livello di fondo normale medio, ma comunque sempre tre volte meno che a Roma.

Ovviamente ci sono da considerare altri fattori, come il rischio di inalare isotopi radioattivi (perché un conto è la distanza da una fonte di radiazioni e un altro è mangiarsi quella fonte), ma anche in questo caso ci sono quantità e livelli e limiti oltre i quali una sostanza può diventare pericolosa e entro i quali non ha alcun effetto (vedi questa tabella relativa ai limiti giapponesi di Iodio 131 e Cesio nell'acqua potabile, espressi in valori di Bq/kg, che potete confrontare con le tabelle che trovate qui).

Ma, del resto, è sempre una questione di numeri. Anche la caffeina, presa in dosi minuscole non fa male, o fa anche bene, ma ne bastano 10 grammi per uccidere una persona.

N.B.
Quando consultate dati di fonti giapponesi (o americane, o di certi altri paesi) tenete conto che il separatore delle migliaia è la virgola, mentre il separatore dei decimali è il punto, cioè l'esatto contrario che in Italia. Perciò se in un grafico giapponese trovate scritto 1.200 µSv/h ricordate che in italiano sono 1,2 µSv/h. Viceversa, se trovate scritto 1,200 si tratta di milleduecento.

3 commenti:

  1. Premetto che capisco poco di questi argomenti. Sno andato recentemente ad una conferenza al Politecnico di Milano riguardante l'accaduto. L'ultima parte era sugli effetti delle radiazioni sul fisico e le quantità registrate in seguito all'incidente di Fukushima. Ci è stato detto che i livelli di radioattività al di fuori dell'area di Fukushima sono quelli normali, mentre qui ho letto che a Tokyo sono il doppio rispetto alla normalità. Come "conferma" ci è stato segnalato il sito del Mext, il ministero dell'istruzione giapponese con rilevazioni giornaliere. Qualcuno mi sa spiegare questa cosa e/o se è possibile una disparità di rilevazioni. Ripeto che sono argomenti in cui non sono molto ferrato e mi scuso per l'gnoranza

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  2. Eddy, la radioattività di fondo di Tokyo è molto più bassa di quella di altre città (come ho già scritto, è circa un sesto di quella di Roma). Dopo Fukushima è salita un po', per un paio di giorni, e poi subito ha preso a scendere. Ma siccome partiamo da numeri bassissimi, zero moltiplicato per due, o anche per dieci non cambia praticamente niente.

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  3. Complimenti davvero per l'accuratezza. Grazie.
    edo

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