Un altro messaggio è giunto da poco dall'Ambasciata, e ovviamente mette quattro o cinque mani avanti avvertendo che potrebbero ancora succedere catastrofi inimmaginabili, ma tutto sommato direi che è positivo.
Ieri sera ho guardato in TV le imprese dei pompieri arrivati da tutto il Giappone per collaborare al raffreddamento della centrale di Fukushima, con tutti i rischi connessi, e c'è proprio da essere fieri di questa gente.
Sempre ieri hanno mostrato la partenza dei ragazzi di Sendai, una delle zone più colpite dal terremoto, che parteciperanno al torneo nazionale liceale di baseball, il Koshien. Come sa bene chi abbia letto qualche manga (di Mitsuru Adachi, per esempio) questo torneo giovanile estivo è uno dei più importanti dell'anno, seguito da gran parte della popolazione grazie alla massiccia copertura televisiva. C'è chi ritiene molto più interessante il Koshien, rispetto al baseball professionistico, perché l'età dei partecipanti e la loro spontaneità lo rende più emozionante e anche commovente.
C'era stata indecisione riguardo alla possibilità di cancellare l'evento, in seguito al terremoto, ma gli organizzatori hanno deciso di non distruggere il sogno dei ragazzi di arrivare alla finale e giocare nel mitico stadio Koshien. Anche per gli abitanti di Sendai intervistati, vedere i propri ragazzi combattere con passione per i propri sogni potrà servire a ridare speranza e coraggio ai loro concittadini.
Credo di interpretare il pensiero di tutti i Sardi, che hanno seguito le vicende del Giappone in modo critico rispetto alle notizie catastrofiche pubblicate da alcuni giornali, nel dover ringraziare Ernesto per questa sua opera di controinformazione che chiarisce tantissimi aspetti della tragedia. Grazie ancora.
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