La situazione alla centrale di Fukushima non è cambiata molto da ieri. Qui trovate il nuovo rapporto dell'Ambasciata, che dà anche qualche informazione riguardo all'acqua. In breve, in un campione prelevato in una zona di Tokyo è stato rilevato un valore di Iodio-131 superiore ai limiti consentiti dalla legge giapponese per i bambini al di sotto dei 12 mesi. Nella stesso luogo, il giorno dopo, il valore rilevato era già molto più basso.
Il rapporto che ho citato sopra indica anche come in Giappone siano più severi che in Italia riguardo a questi limiti di legge.
Personalmente aggiungo che lo Iodio-131 è un isotopo che "muore" molto velocemente. Ha un'emivita di soli 8 giorni, cioè ogni 8 giorni metà dei suoi atomi decadono. Niente in confronto al Cesio-137, per esempio, la cui emivita è di 30 anni. Ma per ora di Cesio-137 nell'acqua ce n'è in quantità assolutamente irrilevante o è del tutto assente.
Per chi vuole addentrarsi in tutti i numeri relativi alle radiazioni nell'aria del Giappone alle analisi delle acque, ho messo nella sezione "Utili" della colonna di sinistra il link al post che Mamoru (su Giappopazzie) aggiorna quotidianamente con i nuovi dati man mano che diventano disponibili. Il suo lavoro è veramente encomiabile.
Qui sotto invece trovate un grafico (cliccate per aprirlo in una nuova finestra e cliccate ancora per ingrandirlo al massimo) che in modo molto chiaro (se capite l'inglese) mette a confronto diverse dosi di radiazioni, da quelle che riceviamo dormendo accanto a un'altra persona a quelle che avremmo potuto ricevere stando dieci minuti accanto al nucleo del reattore di Chernobyl dopo l'esplosione e la fusione. La fonte è questa e io l'ho trovato qui.
Il grafico, seppur indicativo, è utilissimo per dare un'idea delle scale di grandezza! C'è gente che quando sente nominare la radioattività si spaventa senza nemmeno porsi il problema delle quantità di cui stiamo parlando, o che non sa nemmeno che in natura esiste anche la radioattività "ambientale".
RispondiElimina